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Jacopo nasce con la camicia! mamma Laura racconta…

Ricordando la nascita di Jacopo mi spunta sempre il sorriso sulle labbra e qualche lacrimuccia. I ricordi sono confusi, mescolati, l’emozione è tanta, non ci sono parole che possano pienamente descrivere ciò che abbiamo vissuto, ciò che ci ha lasciato.

Vivere la nascita di Jacopo a casa è stato meraviglioso, il tempo si è dilatato, è rallentato e lui è arrivato, dopo una cena al volo nella nostra cucina, è nato sul nostro divano abbracciato da me, dal suo papà e dal fratellino, alla presenza delle nostre ostetriche e di Giulia che ci hanno poi lasciato nell’intimità della nostra casa a dormire la nostra prima notte tutti insieme.

Sono profondamente grata di aver conosciuto Elena, Laura, Giulia e Micol che ci hanno accompagnato in questo percorso a partire dalla gravidanza, fino al parto e poi nei giorni e mesi successivi. Durante la gravidanza essere seguite da Elena in particolare nei primi mesi è stato per me fondamentale. Ci sono stati alcuni problemini e lei mi ha sempre aiutata a tornare ad ascoltare me stessa e il mio bimbo e così facendo tutto si è risolto e io sono riuscita a vivere con serenità anche i momenti più difficili. Abbiamo fatto poi il percorso nascita che è stato bellissimo, con momenti solo per le mamme e momenti con i papà che sono stati molto importanti per riuscire ritagliarci del tempo solo per noi e per prepararci all’arrivo di Jacopo. Gli incontri ci hanno dato maggiore consapevolezza, e nuovi strumenti per vivere il parto.

Con Jacopo, anche se era il secondo parto, non sapevo cosa aspettarmi dalle prime contrazioni, come sarebbero state, perchè il mio primo parto era stato indotto e quindi non avevo potuto sperimentare il travaglio in modo naturale.

Quando sono iniziate le mie prime contrazioni, non ero neanche sicura che fossero contrazioni, mi sentivo un pò strana, dovevamo andare a cena fuori e ci stavamo preparando ma io sentivo che volevo solo stare a casa. Poi hanno cominciato ad aumentare e farsi più vicine e volevo solo lasciarmi andare, abbandonarmi, non contare, volevo silenzio. Elena, Laura e Giulia sono arrivate poco dopo, in punta di piedi, con dolcezza, ascoltandomi, vegliando su di noi. Sentire che le contrazioni venivano da dentro di me, che avevano il ritmo e l’intensità giusta per me e per il mio bimbo è stato bellissimo; mi ha dato tanta forza sentire che il mio corpo sapeva cosa fare e che io ero capace, che tutto ciò che mi serviva, anzi ci serviva, era dentro di me.

E così è stato anche nelle ultime spinte, ero consapevole e mi sono potuta assaporare ogni momento, persino sentire che il sacco era ancora integro quando Jacopo è nato.

Sono grata  che Damiano abbia potuto assistere alla nascita del suo fratellino e ricordo con tanto amore e tenerezza le coccole, i baci che mi ha dato durante il travaglio… lui avevo capito prima di tutti che qualcosa stava per succedere già dalla sera prima. Elena e Laura ci sono state molto vicine anche nei giorni successivi, con le visite a domicilio, un abbraccio, una carezza , pianti e consigli, ascolto e sostegno. Poter  essere seguiti così, nella propria casa è stato un dono.

Giulia con il suo lavoro ci ha lasciato un regalo bellissimo, il video ricordo e le fotografie della nascita di Jacopo. Ogni volta che lo guardiamo è sempre una grande emozione, è incredibile ciò che riesce a cogliere e a realizzare con tanta passione. Siamo felici di esserci rivolti a lei per avere questo ricordo che ci resterà per la vita.

Meraviglia, profonda gratitudine, consapevolezza, protezione, armonia, forza, semplicità, spontaneità, istinto questo è stato per me nascere in casa ed è stato possibile grazie alle meravigliose donne che ci hanno accompagnato, che ci hanno sostenuto con la loro dolcezza e saggezza nel rispetto, nel silenzio e nella sacralità di accogliere una nuova vita.

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