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Una Mamma racconta la sua esperienza con lo Yoga Mamastè

Capito’ per caso, come la maggior parte delle cose importanti della mia vita… Ero in un momento in cui stavo assaporando il mio stato di grazia, mi sentivo benedetta perché era finalmente arrivata la gravidanza tanto desiderata, il preannuncio di una nuova vita che si stava formando dentro di me! E così in questa situazione di beatitudine, incontrai Giulia. Lo feci fra le tante pance colorate, disegnate e meravigliose che vidi nella pagina del sito di Mamaste’: erano pance libere e scoperte in mezzo alla natura, bellissime! Vidi questa immagine e ne fui rapita, sentii che anche la mia pancia sarebbe stata così.

Incuriosita e spinta dal bisogno di preparare il mio corpo al parto che iniziai la mia prima lezione di yoga.

Giulia per me è speciale, lo è stata fin da subito. Appartiene a quelle rare persone che sono in grado di comunicare ad “un’ altra dimensione”, quelle che arrivano dritte all’anima senza utilizzare alcun linguaggio. Per me e stato come conoscerla da sempre. Credo d’aver glielo detto un giorno durante una nostra chiacchierata dopo una lezione di yoga.

Il mio viaggio iniziò così: respirazione, movimenti lenti, posizioni, suoni, ascolto… esperienze che mi aprirono ad una dimensione profonda.

Dopo un lunghissimo sonno, durato anni, mi svegliavo, riuscivo ad ascoltarmi di nuovo, a riappropriarmi di una parte di me che si era congelata; una parte fatta di istinto, della capacità di lasciarsi andare, di pulsione, di pace. Uno stato interiore dove non c’è paura ma dove puoi vivere io mi affido.

Dodici anni prima con la nascita di mia figlia, avevo cercato di dare significato all’esperienza del parto attraverso studi sperimentali che mi portarono a scrivere una tesi. Oltre ad elaborare uno schock,cercavo un modo per poter aiutare le donne che, come feci io al tempo, arrivavano (e purtroppo arrivano anche oggi), al parto impreparate, senza la consapevolezza di quello che si accingono a fare. Il momento più importante della vita diventa trauma e dolore, la poca conoscenza di sé si trasmette in esperienza che crea disagio, incomprensione verso la vita stessa, con tutte le conseguenze tecniche e cliniche del parto e del post parto.

Ho compreso che se si prova paura tutto il corpo, i miei muscoli e le mie membrane reagiscono irrigidendosi e chiudendosi perchè siamo un tutt’uno: mente, corpo, emozioni ed anima continuano ad interagire tra di loro e con l’ambiente esterno. Per questo è importante fluire, la nostra natura deve fluire, come fluisce l’acqua. Le contrazioni sono onde: sono fluire. Attraverso me fluisco, offro la vita…

Giulia prepara a questo, attraverso gli esercizi yoga, le meditazioni guidate, i suoni:

Giulia apre un mondo di non ritorno. Giulia ti fa sentire di poter prendere la porta del lasciarsi trasportare dalla capacità istintiva di ogni donna, dalla competenza che ognuna di noi ha nel saper come far nascere il proprio bambino… perché ogni bambino è speciale, ogni bambino è diverso, arriva per noi e con noi perchè ci ha scelto come madre e per lui/lei non c’è mamma migliore di ciò che siamo.

Io ho avuto un parto meraviglioso. Ho travagliato a casa con il mio compagno e mia figlia. Ho abbracciato il dolore con la voce alzando le braccia al cielo e benedicendo il momento. Sono entrata in un lago quieto con la compagnia di una lupa ad ogni contrazione. Tutto è andato bene. Francesco è nato sano in ospedale.

Non nascondo che qualcosa è stato rotto ed è stato faticoso riprenderlo durante il trasferimento. Ma avevamo scelto di farlo nascere in ospedale.

Dopo la nascita

Ho frequentato Giulia anche dopo la nascita di Francesco. Yoga con il bebè è divertente, ti sostiene e ti permette un distacco graduale dal momento della vita che vorresti non finisse mai. Ma poi si conclude anche quel capitolo perché è giusto così e la vita procede, come il mio viaggio.

Il mio viaggio sta continuando. Nutro questa parte selvaggia che ho ritrovato, che mi fa sentire parte di qualcosa di grande, madre natura. Ho imparato che sono una piantina che ha bisogno di cure… sempre.

Grazie Giulia, mia luce ♥️

Elena Pretto

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